DM 01/09/1995 - Vigente alla G.U. 21/07/2005 n. 168

SANITA', SANITARI, ECC. (GENERALITA')

Decreto ministeriale 1 settembre 1995, (in Gazz. Uff., 13 ottobre, n. 240).

Costituzione e compiti dei comitati per il buon uso del sangue presso i pres�di ospedalieri (1).

(1) La Corte costituzionale, con sentenza 14 marzo 1997, n. 61, ha dichiarato che non spetta allo Stato disciplinare, con decreto del Ministro della sanit�, con riguardo alla provincia autonoma di Trento, la costituzione e i compiti dei comitati per il buon uso del sangue presso i pres�di ospedalieri e di conseguenza annulla il presente decreto, nella parte in cui non fa salve le competenze della provincia autonoma di Trento.

Preambolo

(Omissis).

Articolo 1

1. Con provvedimento del direttore generale dell'azienda sanitaria, da adottare entro trenta giorni dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale, � costituito il comitato per il buon uso del sangue per ciascun ospedale pubblico o per pi� ospedali appartenenti alla stessa azienda.

Articolo 2

1. Il comitato per il buon uso del sangue, di norma, � composto:

dal direttore sanitario che lo presiede;

dal direttore della struttura trasfusionale;

da medici appartenenti ai reparti che praticano la trasfusione, in numero variabile in rapporto alle dimensioni dell'ospedale, fino a un massimo di cinque;

dal direttore della farmacia;

da un rappresentante degli infermieri;

da un rappresentante delle associazioni dei donatori;

da un impiegato amministrativo con funzioni di segretario;

da un rappresentante delle associazioni dei malati (1).

(1) Membro aggiunto dall'art. 1, d.m. 5 novembre 1996.

Articolo 3

1. Il comitato per il buon uso del sangue ha il compito di:

a) determinare gli standard e le procedure per l'utilizzazione del sangue;

b) definire la richiesta massima di sangue per tipo di intervento (MSBOS);

c) promuovere la pratica della trasfusione di sangue autologo (autotrasfusione);

d) coinvolgere organizzativamente le unit� operative di diagnosi e cura su programmi di risparmio di sangue, emocomponenti e plasmaderivati;

e) contribuire al perseguimento dell'autosufficienza di sangue, emocomponenti e plasmaderivati;

f) definire i controlli di sicurezza e verifica;

g) effettuare la valutazione della pratica trasfusionale nei singoli reparti (audit-medico);

h) favorire l'informatizzazione del sistema di donazione e trasfusione ospedaliero;

i) stabilire rapporti di collaborazione con i referenti per le attivit� trasfusionali delle case di cura private.

2. Il comitato si riunisce di regola ogni tre mesi. Di ogni riunione � redatto il verbale, da conservarsi presso la direzione sanitaria.

3. A cadenza annuale i risultati della valutazione dell'uso del sangue, opportunamente rappresentati e commentati, sono esaminati in apposito incontro con tutti clinici dei reparti ospedalieri interessati alle attivit� trasfusionali, sulla scorta di elementi comparativi inerenti al medesimo ospedale, ad altri ospedali e ai dati della letteratura scientifica. In sede di riunione annuale sono, inoltre, esaminati i problemi organizzativi inerenti alla donazione del sangue, definiti gli obiettivi ed aggiornati programmi di attivit�.

4. Le conclusioni dell'incontro annuale, unitamente alle proposte operative concordate, sono sintetizzate in un rapporto da trasmettere alla regione e al centro regionale di coordinamento e compensazione.

Articolo 4

1. Deve essere comunicata ai pazienti la possibilit� di effettuare, quando indicata, l'autotrasfusione e deve essere richiesto il consenso informato alla trasfusione di sangue ed emocomponenti ed alla somministrazione di emoderivati. Il consenso � espresso mediante sottoscrizione di apposita dichiarazione conforme al testo allegato al presente decreto, da unire alla cartella clinica (allegati 1 e 2).

2. Se il paziente � un minore, il consenso deve essere rilasciato da entrambi i genitori o dall'eventuale tutore. In caso di disaccordo tra i genitori, il consenso va richiesto al giudice tutelare.

3. Quando vi sia un pericolo imminente di vita, il medico pu� procedere a trasfusione di sangue anche senza consenso del paziente. Devono essere indicate nella cartella clinica, in modo particolareggiato, le condizioni che determinano tale stato di necessit�.

4. Nei casi che comportano trattamenti trasfusionali ripetuti, il consenso si presume formulato per tutta la durata della terapia, salvo esplicita revoca da parte del paziente.

Articolo 5

1. Al comitato per il buon uso del sangue � trasmessa mensilmente, a cura dei singoli reparti ospedalieri, una scheda informativa, sul numero di pazienti che hanno prestato il consenso alla trasfusione o che hanno rifiutato la trasfusione e sui casi di trasfusione senza consenso, determinata da stato di necessit�.

2. I dati riassuntivi annuali sono comunicati alla regione e al centro regionale di coordinamento e compensazione, nel rapporto previsto dall'art. 3.

Allegato 1

ALLEGATO 1

CONSENSO INFORMATO ALLA TRASFUSIONE

Io sottoscritto/a ... nato/a a ... il .../.../... sono stato informato dal dott. ... che per le mie condizioni cliniche potrebbe essere necessario ricevere trasfusioni di sangue omologo/emocomponenti [*], che tale pratica terapeutica non � completamente esente da rischi (inclusa la trasmissione di virus dell'immunodeficienza, dell'epatite, ecc.). Ho ben compreso quanto mi � stato spiegato dal dott. ... sia in ordine alle mie condizioni cliniche, sia ai rischi connessi alla trasfusione come a quelli che potrebbero derivarmi se non mi sottoponessi alla trasfusione. Quindi acconsento/non acconsento [*] ad essere sottoposto presso codesta struttura al trattamento trasfusionale necessario per tutto il decorso della mia malattia.

Data ...

Firma ...

[*] Cancellare quanto non interessa.

Allegato 2

ALLEGATO 2

CONSENSO INFORMATO AL TRATTAMENTO CON EMODERIVATI

Io sottoscritto/a ... nato/a a ... il .../.../... sono stato informato dal dott. ... che per le mie condizioni cliniche devo essere sottoposto ad un trattamento terapeutico con emoderivati, che tale pratica terapeutica non � completamente esente da rischi (inclusa la trasmissione di virus dell'immunodeficienza, dell'epatite, ecc.). Ho ben compreso quanto mi � stato spiegato dal dott. ... in ordine alle mie condizioni cliniche, ai rischi connessi alla terapia e a quelli che potrebbero derivare non sottoponendomi al trattamento. Quindi acconsento/non acconsento [*] ad essere sottoposto al trattamento terapeutico con emoderivati, necessario per tutto il decorso della mia malattia.

Data ...

Firma ...

[*] Cancellare quanto non interessa.