DM 01/09/1995 - Vigente alla G.U. 21/07/2005 n. 168
SANITA',
SANITARI, ECC. (GENERALITA')
Decreto ministeriale 1
settembre 1995, (in Gazz. Uff., 13 ottobre, n. 240).
Costituzione e compiti dei comitati per il buon uso del sangue
presso i pres�di ospedalieri (1).
(1)
Preambolo
(Omissis).
Articolo
1
1. Con provvedimento
del direttore generale dell'azienda sanitaria, da adottare entro trenta giorni
dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale, � costituito il
comitato per il buon uso del sangue per ciascun ospedale pubblico o per pi� ospedali appartenenti alla stessa azienda.
Articolo
2
1. Il comitato per il
buon uso del sangue, di norma, � composto:
dal direttore sanitario
che lo presiede;
dal direttore della
struttura trasfusionale;
da medici appartenenti
ai reparti che praticano la trasfusione, in numero variabile in rapporto alle
dimensioni dell'ospedale, fino a un massimo di cinque;
dal direttore della farmacia;
da un rappresentante
degli infermieri;
da un rappresentante
delle associazioni dei donatori;
da un impiegato
amministrativo con funzioni di segretario;
da un rappresentante
delle associazioni dei malati (1).
(1) Membro aggiunto
dall'art. 1, d.m. 5 novembre 1996.
Articolo
3
1. Il comitato per il
buon uso del sangue ha il compito di:
a) determinare gli standard e le procedure per l'utilizzazione del
sangue;
b) definire la richiesta
massima di sangue per tipo di intervento (MSBOS);
c) promuovere la pratica
della trasfusione di sangue autologo
(autotrasfusione);
d) coinvolgere organizzativamente le
unit� operative di diagnosi e cura su programmi di risparmio di sangue, emocomponenti e plasmaderivati;
e) contribuire al perseguimento
dell'autosufficienza di sangue, emocomponenti e plasmaderivati;
f) definire i controlli
di sicurezza e verifica;
g) effettuare
la valutazione della pratica trasfusionale nei singoli reparti (audit-medico);
h) favorire l'informatizzazione del sistema di donazione e trasfusione
ospedaliero;
i) stabilire rapporti di collaborazione con i referenti per le
attivit� trasfusionali delle case di cura private.
2. Il comitato si
riunisce di regola ogni tre mesi. Di ogni riunione �
redatto il verbale, da conservarsi presso la direzione sanitaria.
4. Le conclusioni
dell'incontro annuale, unitamente alle proposte operative concordate, sono
sintetizzate in un rapporto da trasmettere alla regione e al centro regionale
di coordinamento e compensazione.
Articolo
4
1. Deve essere
comunicata ai pazienti la possibilit� di effettuare,
quando indicata, l'autotrasfusione e deve essere richiesto il consenso
informato alla trasfusione di sangue ed emocomponenti
ed alla somministrazione di emoderivati. Il consenso
� espresso mediante sottoscrizione di apposita
dichiarazione conforme al testo allegato al presente decreto, da unire alla
cartella clinica (allegati 1 e 2).
2. Se
il paziente � un minore, il consenso deve essere rilasciato da entrambi i
genitori o dall'eventuale tutore. In caso di disaccordo tra i genitori, il
consenso va richiesto al giudice tutelare.
3. Quando vi sia un pericolo imminente di vita, il medico pu� procedere a
trasfusione di sangue anche senza consenso del paziente. Devono essere indicate
nella cartella clinica, in modo particolareggiato, le condizioni che
determinano tale stato di necessit�.
4. Nei casi che
comportano trattamenti trasfusionali ripetuti, il consenso si presume formulato
per tutta la durata della terapia, salvo esplicita revoca
da parte del paziente.
Articolo
5
1. Al comitato per il
buon uso del sangue � trasmessa mensilmente, a cura dei singoli reparti
ospedalieri, una scheda informativa, sul numero di pazienti che hanno prestato
il consenso alla trasfusione o che hanno rifiutato la trasfusione
e sui casi di trasfusione senza consenso, determinata da stato di necessit�.
2. I dati riassuntivi
annuali sono comunicati alla regione e al centro regionale di coordinamento e
compensazione, nel rapporto previsto dall'art. 3.
Allegato
1
ALLEGATO
1
CONSENSO
INFORMATO ALLA TRASFUSIONE
Io sottoscritto/a ...
nato/a a ... il .../.../... sono stato informato dal
dott. ... che per le mie condizioni cliniche potrebbe essere necessario
ricevere trasfusioni di sangue omologo/emocomponenti
[*], che tale pratica terapeutica non � completamente esente da rischi (inclusa
la trasmissione di virus dell'immunodeficienza, dell'epatite, ecc.). Ho ben
compreso quanto mi � stato spiegato dal dott. ... sia in
ordine alle mie condizioni cliniche, sia ai rischi connessi alla
trasfusione come a quelli che potrebbero derivarmi se non mi sottoponessi alla
trasfusione. Quindi acconsento/non acconsento [*] ad
essere sottoposto presso codesta struttura al trattamento trasfusionale
necessario per tutto il decorso della mia malattia.
Data ...
Firma ...
[*] Cancellare quanto
non interessa.
Allegato 2
ALLEGATO 2
CONSENSO
INFORMATO AL TRATTAMENTO CON EMODERIVATI
Io sottoscritto/a ...
nato/a a ... il .../.../... sono stato informato dal
dott. ... che per le mie condizioni cliniche devo essere sottoposto ad un
trattamento terapeutico con emoderivati, che tale
pratica terapeutica non � completamente esente da rischi (inclusa la
trasmissione di virus dell'immunodeficienza, dell'epatite, ecc.). Ho ben
compreso quanto mi � stato spiegato dal dott. ... in ordine
alle mie condizioni cliniche, ai rischi connessi alla terapia e a quelli
che potrebbero derivare non sottoponendomi al trattamento. Quindi
acconsento/non acconsento [*] ad essere sottoposto al trattamento terapeutico
con emoderivati, necessario per tutto il decorso
della mia malattia.
Data ...
Firma ...
[*] Cancellare quanto
non interessa.